Psicoterapia del bambino e adolescente
Un percorso per capire cosa lo fa stare male e come poterlo aiutare
Affrontare ogni fase di crescita, anche con l’aiuto dei genitori
E’ un percorso dove lo psicoterapeuta lavora direttamente con il minore al fine di capire cosa lo fa stare male e come poterlo aiutare. I momenti di crisi che sviluppano sono momenti importanti che ci dicono qualcosa di loro, di come stanno e di come si collocano in quella fase dell’età rispetto alla famiglia e al mondo. Poterli aiutare fa sì che questi momenti di crisi non evolvano in disagi più grandi e seri.
Infatti durante l’infanzia e successivamente nell’adolescenza, il minore è sottoposto a numerosi cambiamenti fisici, emotivi, cognitivi e sociali, che sconvolgono le loro certezze e sicurezze apprese fino a poco prima. Il bambino e l’adolescente devono dunque affrontare in ogni fase di crescita dei compiti evolutivi, qualche volta con il supporto dei genitori, con il fine di poter passare alla tappa successiva. Eventi come l’ingresso alla scuola dell’infanzia o alla primaria, un trasferimento di casa o scuola, la nascita di un fratello, la morte di un nonno, o l’inizio delle prime amicizie e delle prime relazioni amorose nell’adolescenza, richiedono al minore e alla famiglia un nuovo adattamento. Può succedere che questo adattamento non avvenga e porti a delle crisi nel minore che si possono manifestare con dei disagi come difficoltà nel sonno, nell’alimentazione, nella socializzazione, nell’acquisire le autonomie necessarie per l’età o in una regressione a tappe precedenti.
Naturalmente in questo percorso con i minori i genitori saranno i miei collaboratori e insieme cercheremo di aiutare il minore e il sistema familiare a star bene. Infatti il bambino è inserito all’interno di un nucleo familiare e interagisce con ogni membro della famiglia e questa iterazione può essere diversa e suscitare diverse risposte, tutte importanti.
Come si svolge
Il percorso inizia con dei colloqui con la coppia genitoriale senza il figlio, dove avviene la raccolta della storia di vita del minore e della definizione del problema.
Successivamente si svolgeranno dei colloqui con il minore sempre al fine di definire il problema e iniziare a creare una relazione di fiducia, il contesto sarà adeguato all’età del minore. Per i più piccoli si useranno dei giochi, per i più grandi altri strumenti. Negli incontri, potranno anche essere somministrati dei test carta-matita, per avere un dato oggettivo.
Dopo una valutazione e osservazione del minore, ci sarà una restituzione ai genitori e la proposta del piano terapeutico, che può includere per i genitori delle sedute psicoeducative e delle spiegazioni di alcuni strumenti e modalità da utilizzare a casa per migliorare il problema del figlio e degli approfondimenti individuali per aiutare quel genitore che manifesta maggiore difficoltà verso il problema del figlio. E’ importante che anche il genitore capisca che il problema del suo bambino nasce e si mantiene perchè si creano delle dinamiche tra i membri della famiglia dove ognuno ha un ruolo. Il lavoro con il genitore sarà quindi prendere consapevolezza di quale dinamica e quale ruolo svolge all’interno. Bisogna creare una squadra per collaborare assieme al fine di curare il disagio del bambino.