Psicoterapia dell’emergenza - Dott.ssa Carolina Milanesi - psicologa e psicoterapeuta

Psicoterapia dell’emergenza

Intervenire tempestivamente per tornare ad un benessere psico-fisico

Affrontare il disturbo Post Traumatico da Stress

Quando una persona affronta un Trauma importante sia singolo che collettivo, con la “T” come una catastrofe, una pandemia, un incidente, un lutto improvviso, una diagnosi di malattia oncologica o ematologica o altra malattia che mette a rischio la propria vita o di un proprio caro, può succedere che la persona sviluppi quello che viene definito un disturbo Post Traumatico da Stress, con sintomatologia ansiosa, depressione, flash back, insonnia, ipervigilanza, evitamento delle situazioni temute, che invalidano la vita quotidiana, in questo caso è bene intervenire tempestivamente affinchè la persona cessi di sviluppare quei sintomi e tornare ad un benessere psico-fisico. In questo caso si utilizza l’EMDR.

Il  Disturbo Post Traumatico da Stress è definito nel DSM 5 (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, quinta edizione) attraverso i seguenti CRITERI DIAGNOSTICI:

  1. La persona sia stata esposta a un trauma, quale la morte reale o una minaccia di morte, grave lesione, oppure violenza sessuale facendo un’esperienza diretta o indiretta dell’evento traumatico oppure venendo a conoscenza di un evento traumatico violento o accidentale accaduto ad un membro della famiglia o ad un amico stretto. Traumatica è anche l’esposizione ripetuta o estrema a dettagli crudi dell’evento traumatico come ad esempio succede ai primi soccorritori che raccolgono resti umani o agli agenti di polizia ripetutamente esposti a dettagli di abusi su minori.
  2. Sintomi intrusivi correlati all’evento traumatico insorgano dopo l’evento traumatico,(criterio b): ricordi, sogni, flashback che possono portare alla completa perdita di consapevolezza dell’ambiente circostante. Può esserci intensa o prolungata sofferenza psicologica e reattività fisiologica in risposta a trigger che simboleggiano o assomigliano al trauma.
  3. Evitamenti degli stimoli associati all’evento traumatico.
  4. Alterazioni negative di pensieri ed emozioni associate all’evento traumatico.
  5. Marcate alterazioni dell’arousal e della reattività associati all’evento traumatico.

Il disturbo può risultare particolarmente grave o prolungato quando il fattore stressante è interpersonale e intenzionale.

Possono essere presenti depersonalizzazione e/o derealizzazione.

A seguito di eventi traumatici prolungati, ripetuti e gravi (tortura, abuso) l’individuo può sperimentare difficoltà nella regolazione delle emozioni o nel mantenere una stabilità nelle relazioni interpersonali. È ampiamente dimostrato il ruolo dello stress traumatico come fattore di rischio per l’insorgenza e il mantenimento di diversi disturbi psicopatologici.